Impianti Fotovoltaici a Viterbo, Preventivi e realizzazione impianti fotovoltaici di qualità

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Influenza del Tilt fotovoltaico sulla produzione di un impianto fotovoltaico nel Lazio

Recentemente un nostro Cliente che ha realizzato un impianto fotovoltaico nel Lazio con la Lightland ci ha gentilmente chiesto di valutare l'influenza dell'angolo di Tilt (--Leggi di Più--) su un caso reale, il suo. Ci sembra interessante proporre i risultati ottenuti al pubblico in modo da sfatare credenze non supportate dai dati e discusioni su Forum di sedicenti esperti (un po stregoni... un po in malafede) dedicati al fotovoltaico. Su questi Forum spesso si legge che a fronte di un risparmio di poche centinaia di Euro è meglio installare impianti fotovoltaici non ad alta resa (ad esempio SunPower). Ebbene, non stanno facendo un buon servizio, ma solo il loro servizio. Installare un impianto fotovoltaico ad alta resa significa avere maggiore produzione, piu garanzie e meno influenza nel caso in cui l'installazione di un impianto fotovoltaico nel Lazio non risulti perfettamente a regola d'arte (sud, 30 gradi di inclinazione come tilt).

Caliamoci dunque nel caso specifico. Vogliamo valutare l'influenza dell'angolo di Tilt fotovoltaico sulla produttività energetica ed economica di un ipotetico impianto fotovoltaico installato nel Lazio che deve raggiungere 10.000 kWp di potenza di picco erogata e disposto rigorosamente a sud (azimut nullo).

Ecco i risultati.

Installando 1 kWp di fotovoltaico a Roma, Lazio, rigorosamente a Sud si ottengono le seguenti rese al variare dell'angolo di Tilt

produzione impianti fotovoltaico Vs Tilt

Come è possibile osservare la produttività varia da poco più di 1050 kWh annue fino ad un massimo (tra 30° e 35 °) 1230 kWh annue. Le variazioni percentuali sono dunque al più del 14 %. 

Questo significa che per raggiungere la potenza di 10.000 kWp è necessario installare, in funzione dell'angolo di Tilt, impianti della seguente potenza di picco:

Tilt(°)

Potenza da installare per ottenere 10.000 kWp (kWp)
0 9.43
5 9.01
10 8.77
13 8.62
15 8.55
20 8.33
25 8.20
30 8.13
35 8.13
45 8.20

Con gli attuali metodi incentivanti quali lo scambio sul posto e la detrazione fiscale, e considerando l'installazione di un impianto SunPower che gode di maggiore produzione (10% il primo anno e 36% il 25° anno) in più  senza perdite a causa di cattivi comportamenti all'aumentare della temperatura ambiente (--Leggi di più--) è possibile ottenere il seguente andamento dell'utile netto attualizzato. 

Utile netto Vs Tilt

Tale utile netto è stato ottenuto considerando tutte le variabili, comprese le perdite di potenza dei moduli, in modalità scambio sul posto, ipotizzando tutta l'energia prodotta anche consumata, un indice di inflazione del 3%, la forchetta di prezzo degli impianti (compresa l'IVA)  in funzione della potenza necessaria per ottenere 10.000 kWh, la manutenzione ordinaria e quella straordinaria (sostituzione dell'inverter). Come è possibile osservare l'utile netto varia da 50.000 € a poco più di 53.500 €. A noi sembra quindi comunque un ottimo investimento installare un impianto fotovoltaico anche se l'angolo di Tilt non risulti quello ottimale.

Valutiamo ora l'indice di rendimento annuo attraverso il grafico sottostante.

Rendimento Vs Tilt

Ancor di più il rendimento di un tale investimento varia da un minimo di 6.70% annui fino ad un massimo di 7.20%. Dunque una differenza di 0.5%. Ancor meno variabilità vi è se si considera l'anno di rientro dell'investimento che varia da un minimo di 5 anni ad un massimo di 6 anni.

Dunque, si può ragionare su un impianto fotovoltaico o attraverso le parole in libertà o attraverso conti rigorosi. I conti rigorosi ci dicono che l'angolo di Tilt influenza si il rendimento di impianto ma in termini veramente risibili.

Risulta comunque importante effettuare queste analisi per capire con precisione l'opportunità di investire oppure no sul Fotovoltaico. Se ti interessano questi studi di fattibilità contattaci all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo." style="margin: 0px; padding: 0px; border: 0px; outline: none; background-color: transparent; text-decoration: none; color: #004e63;">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure compila il Form sottostante.

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Impianto Fotovoltaico Garantito e Assicurato

Vogliamo rassicurare i nostri Clienti nel Lazio con il maggior numero di garanzie e assicurazioni.

In molti dei nostri pacchetti dedicati al Fotovoltaico nel Lazio, anche quelli di base, è presente l'assicurazione ALL RiSKS per un anno con la compagnia Generali.

Assicurazioni Generali per i nostri impianti fotovoltaici nel Lazio

Oltre questa assicurazione indipendente, i nostri impianti fotovoltaici nel Lazio sono garantiti fino a 5 anni come manufatto e i moduli sono garantiti per 10-25 anni sulle potenze di picco e 10/25 anni sui difetti di fabbrica. Se scegli SunPower e Lightland nel Lazio potrai avere 25 anni di garanzia dui difetti di fabbrica dei pannelli solari fotovoltaici, compresa la mano d'opera per l'eventuale sostituzione del pannello difettoso, e 10 anni sugli inverter

Garanzie sulla potenza dei nostri moduli per 25 anni. Impianti Fotovoltaici LazioDieci anni di garanzia sui difetti di fabbrica per i nostri moduli fotovoltaici nel Lazio

Tutti i nostri brand aderiscono al PV- Cycle per uno smaltimento a fine vita senza preoccupazioni da parte del Cliente residente nel Lazio a Roma, Viterbo, Latina, Frosinone e Rieti.

PV Cycle per i nostri impianti fotovolotaici nel Lazio

 

Infine con i moduli Astronergy il nostro cliente ha una sicurezza in più: l'assicurazione per 25 anni sulla potenza tramite la compagnia tedesca MunichRe.

Impianti fotovoltaici lazio assicurazione Munich Re sui moduli Astronergy

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Fotovoltaico in Scambio sul posto 2016 nel Lazio, Roma, Viterbo, Latina, Rieti e Frosinone

Il miglior modo per capire lo Scambio sul posto 2016 per il fotovoltaico nel Lazio, Roma, Viterbo, Latina, Rieti e Frosinone è quello di fare un esempio pratico.

Nel 2012 un nostro Cliente che ha realizzato il suo impianto fotovoltaico tramite Lightland Soluzioni Energia ci ha fatto pervenire e ci ha permesso di analizzare, per voi, il suo regime di Scambio Sul Posto relativo al conguaglio percepito nel 2016 per l'anno 2015.

Pubblichiamo in questo articolo questo esempio o caso reale di remunerazione in Scambio Sul Posto relativo all'anno 2013 in modo che tutti voi possiate capire meglio il meccanismo dello scambio sul posto per il fotovoltaico e quanto ancora risulti essere conveniente aderire a questo sistema di remunerazione dell'energia elettrica prodotta, immessa e prelevata.

L'impianto fotovoltaico di cui parliamo è posto nel Lazio, Roma ma ciò che vale per Roma vale anche per Viterbo, Latina, Rieti e Frosinone, insomma per tutta la Regione.

L'impianto è orientato a sud est (10° gradi verso sud, -80°). L'inclinazione della falda è di circa 10 gradi, la potenza dell'impianto fotovoltaico è 2,9 kWp ed è realizzato con moduli SunPower E20 327 Wp. L'inverter è un Aurora Power One 3.0. Le strutture utilizzate sono della HILTI e la minuteria elettrica è tutta Bticino. Sono presenti SPD e scaricatori fusibili della Schneider. Completa l'impianto un sistema di monitoraggio Ecodhome.

Il sistema di remunerazione dell'impianto Fotovoltaico in scambio sul posto è dato dal confronto tra l'energia elettrica immessa e quella prelevata durante l'anno 2013. Quindi per comprendere come funziona lo scambio sul posto per il fotovoltaico è sufficiente avere a disposizione i dati annuali prelevati dal contatore di Scambio oppure analizzare in "Dettaglio Benestare" relativo al conguaglio 2013 che ogni utente dello scambio sul posto può scaricare dal suo account personale attraverso il sito del GSE

L'impianto fotovoltaico in questione ha prodotto durante l'anno 2013 una quantità di energia elettrica pari a 3700 kWh. L'utente dello Scambio Sul Posto, prima dell'installazione dell'impianto fotovoltaico, consumava e quindi prelevava annualmente una quantità di energia elettrica pari a 2700 kWh pagata al gestore (ENEL, Servizio maggior tutela) circa 0.18 Euro al kWh considerando tutte le voci in bolletta compresa l'IVA al 10 %. Come è possibile verificare dalla immagine sottostante, tramite il file "dettaglio nestare" del GSE relativo al conguaglio 2014 per il 2013 si ha:

Fotovoltaico Scambio Sul Posto Dettaglio benestare conguaglio 2013

L'energia immessa in rete dal Cliente è pari a 3059 kWh

l'energia prelevata dalla rete è 1151 kWh

Il Controvalore in Euro dell'energia immessa è 196 €

Il Controvalore in Euro dell'energia prelevata è 73 €

Lo Scambio sul posto remunera l'energia scambiata che si ottiene come il valore minimo, in euro, dell'energia immessa e di quella prelevata più il valore delle componenti variabili relativo ai servizi di rete sempre in relazione all'energia scambiata:

In questo caso si osserva che l'energia scambiata, il valore minimo tra l'energia immessa e prelevata, corrisponde al valore in euro dell'energia prelevata cioè 73 € che, per avere la remunerazione relativa allo scambio sul posto, va sommato al valore minimo tra l'energia prelevata e immessa moltiplicata il coefficinete CUS (pari a 0.059 €/kWh). Questa parte di remunarazione e dunque: 0.05019 x 1151 = 58 €. Si tenga conto che il coefficiente CUS dipende strettamente dalla quantità di energia prelevata. Infatti per prelievi superiori a 3000 kWh il coefficiente CUS può essere anche di 0.18 €/kWh. Quindi, dato che questo Utente dello Scambio Sul Posto preleva poco (solo circa 1100 kWh in un anno) allora risulta essere "piccolo" anche il CUS.

Quindi la remunerazione relativa allo scambio sul posto è data dalla somma di 73 € e 57 € paria a,

SSP = 73 + 58 = 131 €.

Il nostro Cliente ha prelevato durante l'anno 2013, 1151 kWh pagando tale energia (comprensiva di IVA) circa 0.18 €/kWh. Quindi l'utente dello scambio sul posto ha anticipato un costo della bolletta pari ad, Costo Bolletta Annuale = 1151 x 0.18 = 207 Euro.

Tramite il solo scambio sul posto l'utente ha ottenuto " un rimborso" di 131 Euro quindi l'utente in scambio sul posto, per l'esercizio 2013 ha pagato la bolletta elettrica solo

207 - 131 = 76 € in un anno.

Considerando dunque il solo scambio sul posto l'utente si è visto rimborsare il 72 % [(207/76)/100] della bolletta elettrica anticipata durante il 2013 (considerando anche l'IVA!!!).

Questa percentuale di "rimborso" tramite lo scambio sul posto è una caratteristica comune a tutti gli utenti dello scambio sul posto grazie al fatto che il parametro CUS può variare fino ad un ordine di grandezza o più in base alla quantità di prelievo dell'utente stesso.

Non è finita qui, infatti l'utente dello scambio sul posto ha anche una porzione abbastanza grande di energia immessa in rete che è ben maggiore dell'energia prelevata (e quindi scambiata). Facendosi ACCREDITARE LE ECCEDENZE dal GSE il nostro Utente riceve nel 2014 anche:

Eccedenze 2013 = 196 - 73 = 123 € annui.

Questa voce, che non entra nel conteggio dello Scambio Sul Posto si prefigura come una vera e propria vendita di energia effettuata dal GSE per conto dell'utente dello scambio sul posto. Come vendita essa deve essere dichiarata all'atto della dichiarazione dei redditi in "altri redditi" e verrà decurtata della percentuale relativa allo scaglione irpef dell'utente stesso. Pur Ipotizzando una aliquata del 50%, si avranno circa 62 Euro netti.

A questo punto sommando anche il netto della vendita dell'eccedenza si ottiene annualmente dal GSE,

Introito Totale da GSE = SSP + Eccedenza netta = 131 + 62 = 193 € 

In questo modo il nostro utente dello scambio sul posto recupera non più il 72% della bolletta elettrica anticipata ad enel ma il 93% di ciò che ha anticipato (considerando uno scaglione irpef del 50%). Se lo scaglione irpef fosse il più basso, il 23%, allora si avrebbe:

Eccedenza Netta 123 / 1,23 = 100 €, Introito Totale = 131 + 100 = 231 €.

Quindi in questo caso tramite lo scambio sul posto e l'accredito dell'eccedenza ottiene un rimborso superiore al costo dell'energie elettrica sostenuto del 2013. Quindi è possibile, tramite questo meccanismo, ottenre il RIMBORSO TOTALE del costo dell'energia elettrica sostenuto. Basta sovraddimensionare l'impianto fotovoltaico opportunamente.

Ora non ci resta che analizzare quanto l'utente in conto scambio ha risparmiato per aver autoconsumato una pozione di energia elettrica prodotta dal suo impianto fotovoltaico. Avendo immesso 3059 kWh e avendo prodotto 3700 kWh ne consegue che l'autoconsumo di tale utente è di circa 700 kWh che, moltiplicato per il costo al kWh di 0.18 €/kWh, si ottiene:

Risparmio da Autoconsumo = 700 x 0.18 = 126 €

Quindi con il solo regime di Scambio Sul Posto ed autoconsumo si ottiene un introito annuale di (con aliquota irpef al 23%):

Risparmio+SSP+Eccedenza= 126 + 100 + 131 = 357 € annui

Dato che per tutto il 2014 è possibile detrarre il 50% della spesa dell'impianto fotovoltaico, ed ipotizzando un costo compreso di IVA dell'impianto stesso di 7500 €, è possibile calcolare una detrazione annuale di:

Detrazione Fiscale= [ 7500 / 2 ] / 10 = 375 €

Quindi sommando la detrazione Fiscale, i proventi dallo scambio sul posto, delle eccedenze e del risparmio in bolletta si ottiene (con aliquota irpef al 23%):

Risparmio da Fotovoltaico Risparmio+SSP+Eccedenza + Detrazione Fiscale = 357 + 375 = 732 €

Se si considerasse l'aumento di bolletta elettrica annua media, ricordando che l'introito derivante dallo scambio sul posto, il valore dell'eccedenza e il valore del risparmio in bolletta, si attualizzano sulla base del costo dell'energia elettrica ne consegue che l'installazione di un impianto fotovoltaico di qualità si ripaga in circa 6/7 anni.

Se l'impianto è di qualità, cioè se l'inverter gode di 10 anni di garanzia e i moduli risultano avere garanzie di 25 anni sui difetti e sulle potenze, appare evidente che l'installazione di un impianto fotovoltaico è un ottimo investimento per la famiglia per il suo risparmio e non ultimo per l'ambiente.

Installa con noi il tuo impianto fotovoltaico nel 2014. Richiedici un preventivo

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Detrazione Fiscale 2016 Fotovoltaico Lazio, Roma, Viterbo, Latina, Frosinone, Rieti

Fotovoltaico in scambio sul posto con detrazione del 50 nel Lazio, Roma, ViterboFotovoltaico in detrazione fiscale nel Lazio, Roma, Viterbo, Latina, Frosinone, Rieti. Lo stato ha prorogato a tutto il 2016 la detrazione fiscale del 50% del costo degli impianti fotovoltaici.

Questo è il momento giusto per sceglierci e installare il tuo impianto fotovoltaico in detrazione fiscale.

La detrazione fiscale per il fotovoltaico è possibile grazie al fatto che l'installazione di questo impianto è visto come una ristrutturazione edilizia. Infatti, gli impianti fotovoltaici realizzati sul tetto di casa o su un annesso alla abitazione (anche a terra), al pari di qualsiasi altra ristrutturazione edilizia, beneficiano da parte del governo di un’interessante forma di sostegno: le detrazioni fiscali del 50% per il 2016.

Cioè: lo Stato, anzichè darti gli incentivi su tutta l’energia prodotta (come era con le tariffe incentivanti), ti dà la possibilità, “a conti fatti”, di dimezzare i costi dell'impianto fotovoltaico  “restituendo” a chi mette il fotovoltaico la metà delle spese sostenute. La restituzione avviene sotto forma, e per mezzo, di sgravi fiscali spalmati sui 10 anni successivi all’anno di installazione dell’impianto.

In questo articolo vediamo come funziona la detrazione fiscale per il fotovoltaico installato in ambito domestico-residenziale. Si: in “ambito domestico-residenziale” perchè questo tipo di agevolazione riguarda soltanto le persone fisiche (o condomini o soci di cooperative) contributori Irpef. Niente sgravi, quindi, per il fotovoltaico messo da aziende, società o attività commerciali a cui però viene associata l'usule ammrotamento come bene aziendale.

Chi installa un impianto fotovoltaico, dunque, può usufruire delle detrazioni fiscali IRPEF per recuperare il 50% delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto. Lo sgravio fiscale pari al 50% delle spese rimane in vigore, a seguito di una ulteriore recente proroga, fino al 31 dicembre 2016.

Dopo questa scadenza la detrazione non scomparirà, ma dovrebbe essere del 40%, e successivamente all'anno 2017, del 36% come era prima quella riservata alle ristrutturazioni ed ai recuperi edilizi in ambito domestico.

La detrazione fiscale del 50% non è da confondere con quella del 65%

Queste detrazioni del 50%, che sono volta a sostenere le ristrutturazioni ed il fotovoltaico domestico, non sono da confondersi con le detrazioni fiscali del 65% (ex 55%) per il risparmio energetico. Queste del 65% valgono per gli impianti solari termici (no fotovoltaici) per la produzione di acqua calda e per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici (isolamenti, coibentazioni, serramenti, infissi, caldaie, pompe di calore, pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, ecc…). In questo caso chi effettua i lavori per il risparmio energetico, dopo aver comprovato i lavori con una certificazione energetica, ha la possibilità di recuperare in 10 anni ben il 65% dei costi sostenuti, fino ad massimo di 100 mila euro.

Come funzionano le detrazioni fiscali per gli impianti fotovoltaici

Vediamo il meccanismo di sgravio nei dettagli.
Le detrazioni fiscali IRPEF previste per gli impianti fotovoltaici rientrano nel regime di detrazioni più generale previsto per tutti i “lavori di ristrutturazione e recupero edilizio”. Il fotovoltaico rientra tra le tipologie di interventi riconosciuti validi ai fini delle detrazioni fiscali IRPEF.

Per intenderci, le detrazioni per il recupero e ristrutturazioni edilizie, ci sono da più tempo, sono quelle che molti riconoscono come le “detrazioni del 36% per il recupero edilizio”.

 

Quali sono le novità/certezze di oggi rispetto all’anno passato in tema di sgravi e fotovoltaico?

1) le detrazioni possono riguardare anche le realizzazioni degli impianti fotovoltaici

2) le detrazioni, per i lavori realizzati tra il 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2014, passano dal 36 al 50% delle spese sostenute. Questa scadenza del 31 dicembre è una proroga della precedente al 31 dicembre 2013.

3) per gli immobili a prevalente uso abitativo al beneficio delle detrazioni fiscali Irpef si aggiunge il beneficio dell’IVA agevolata al 10% anzichè al 22%.

Quindi, tutti coloro che hanno intenzione di realizzare un impianto fotovoltaico entro il 31 dicembre 2014, oltre a pagare l’IVA al 10% (questo: sempre), possono detrarre dalle tasse IRPEF il 50% dei costi di realizzazione per i prossimi 10 anni, fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa, inclusi altri eventuali lavori di ristrutturazione. La soglia dei 96mila euro è il massimale detraibile.

Nonostante ci sia questo massimale, tutti gli impianti fotovoltaici che superano i 20 kw di potenza sono considerati come “attività commerciali” e per questo non possono accedere a questo tipo di sgravio Irpef, riservato, come detto, ai soli impianti realizzati al servizio di casa o di piccole attività individuali.

In ogni caso la detrazione non viene riconosciuta “tutta e subito”, ma viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

 

Come funziona il meccanismo delle detrazioni: 2 esempi

Esempio1.
Ipotizziamo di realizzare un impianto fotovoltaico con una spesa totale di 30.000 euro inclusa IVA al 10% (l’impianto sarà di circa 15-20 Kw di potenza, circa 150-200 metri quadrati di superficie e produzione pari a circa 20-25mila kwh/anno).
Posso recuperare col meccanismo delle detrazioni fiscali Irpef 15mila euro in 10 anni. Quindi avrò 1.500 euro/anno di detrazioni fiscali. Ovviamente il requisito fondamentale per beneficiare di questo vantaggio è avere un reddito sufficiente a coprire tali detrazioni: se un anno devo pagare 1.200 euro di Irpef, ed ho diritto a detrarre 1.500 euro, la differenza di 300 euro non può essere messa a credito. Per queste 300 euro perdo quindi il beneficio della detrazione.

Ovviamente la detrazione è legata al reddito imponibile sul quale si deve pagare l’imposta Irpef.

Esempio2.
Per il classico impianto fotovoltaico domestico da 3 Kw che oggi arriva a costare 6.000 euro “chiavi in mano” + IVA al 10% (prezzi trovati in rete), si può recuperare annualmente dalle dichiarazioni dei redditi dei prossimi 10 anni, 330 euro. Cioè: la restituzione di 3.300 euro (il 50% di 6mila euro+iva) in 10 anni. La “restituzione” di questo importo avviene tramite detrazione fiscale Irpef: una sorta di sconto sulle tasse degli anni successivi.

La detrazione si applica in riferimento all’intera fattura, comprensiva di Iva.

 

Chi può accedere alle detrazioni IRPEF del 50%

Possono accedere alla detrazione non solo i proprietari degli immobili sui quali vengono realizzati gli impianti, ma anche gli inquilini o i comodatari. Nello specifico:

il proprietario o il nudo proprietario
il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
l’inquilino o il comodatario
i soci di cooperative divise e indivise
i soci delle società semplici
gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.

A differenza di famiglie e singoli, nessuna politica di riduzione dei costi è stata intrapresa dal governo per chi vuole mettere il fotovoltaico sul tetto della propria attività produttiva, capannone o altro. In compenso le aziende possono portare il fotovoltaico “in ammortamento” come bene strumentale all’attività.

 

Cosa fare per richiedere la detrazione fiscale

Per richiedere l’agevolazione fiscale bisogna:

pagare i lavori tramite bonifico bancario tracciato in cui devono figurare:
- la causale specifica del pagamento, che fa riferimento al decreto legge relativo alle detrazioni fiscali
- i dati fiscali del pagante e del ricevente (cioè: l’impresa che effettua i lavori). Nello specifico devono essere indicati: il codice fiscale della persona titolare dell’impianto fotovoltaico e la partita IVA dell’impresa che effettua i lavori;
indicare nella dichiarazione dei redditi, oltre a tutti i dati solitamente richiesti, i dati catastali dell’immobile su cui viene realizzato l’impianto fotovoltaico e altra documentazione specifica indicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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